L’esibizione del Coro Polifonico “Claudio Monteverdi” di Bono (SS), nei giorni 10 e 11 settembre 2016, ha registrato un vero e proprio successo, sia nell’esibizione del 10 a Impruneta, sia in quella dell’11 a Firenze.
A impruneta il Coro, diretto dal Maestro Salvatore Virdis e composto da una trentina di elementi maschili e femminili, si è esibito nel pomeriggio nella Basilica di Santa Maria a Impruneta dove ha eseguito i canti di accompagnamento della messa cantata. In serata, invece, il Coro Monteverdi ha potuto cantare nella sala del Circolo Arci di Tavarnuzze (frazione di Impruneta) dove ha presentato una bella rassegna di canti tradizionali isolani in versioni spesso originali per l’arrangiamento apportato.
Domenica 11 settembre, con un programma quasi identico, il Coro si è trasferito a Firenze, in Piazza Santa Croce, dove la mattina si è potuto esibire ed ha eseguito i canti di accompagnamento alla messa cantata celebrata all’interno della Basilica di S.Croce. L’esecuzione è stata oltremodo emozionante con il Coro schierato nell’altare, proprio sotto il ciclo degli affreschi di Giotto. E bisogna dire che i canti sacri in sardo ben si sposavano con l’essenzialità della pittura giottesca: le note dell’Ave Maria assumevano in quel contesto un particolare significato diventando, come per incanto, la colonna sonora delle storie narrate da Giotto con la sua pittura.
Dopo la messa, il coro ha avuto modo di eseguire alcuni canti tradizionali nel sagrato della chiesa, molto apprezzati dal numeroso pubblico occasionale, incuriosito dalla particolarità del canto. Non sono mancate, ovviamente, le foto ricordo con schiere di turisti giapponesi, ben felici di farsi immortalare con un gruppo di cantori per loro molto particolare. Nel pomeriggio l’esibizione è continuata in Piazza Santa Croce, di fronte alla sede ACSIT, con un gran successo di pubblico che ancora una volta ha coinvolto un gran numero di turisti che transitavano nella piazza, attirati, oltre che dal canto, anche da tre bambini con il tipico costume di Bono che sono stati letteralmente sommersi dagli scatti delle macchine fotografiche.
L’iniziativa, che godeva anche del Patrocinio del Comune di Firenze, in sintesi, si è rivelata come un grande momento di promozione della cultura sarda, nella scia delle iniziative organizzate periodicamente dall’ACSIT (Associazione Culturale Sardi In Toscana) che puntano a far conoscere e divulgare quanto di meglio la Cultura sarda sia in grado di offrire in campo artistico e culturale.