Giuseppe Dessì: un ricordo a quarant’anni dalla morte
Giuseppe Dessì (Villacidro (CA) 1909 – Roma 1977) è considerato, a pieno titolo, uno dei massimi intellettuali italiani del ‘900. La sua attività ha spaziato dalla letteratura al Teatro, dal Cinema al gior-nalismo.
Per ricordarne la figura e l’opera, nell’ambito delle manifestazioni per il quarantennale della sua mor-te, l’ACSIT (Associazione Culturale Sardi in Toscana) e la Fondazione Dessì, in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze, hanno organizzato una serata dedicata a Giuseppe Dessì.
Giovedì 26 ottobre, infatti, presso il Cinema La Compagnia a Firenze, con inizio alle ore 20.00 (ingresso libero), si terrà un dibattito che vedrà la partecipazione di Paolo Lusci, Presidente della Fondazione Dessí, di Anna Dolfi, Docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea dell’Università di Firenze, nonché Coordinatrice del “GRD”, gruppo dei ricercatori Dessì, Nicola Tu-ri, Francesca Nencioni e altri componenti del GRD.
Una testimonianza di Francesco Dessí, figlio dello scrittore, introdurrà la figura del padre.
Durante la serata saranno proiettati anche alcuni brevi documentari realizzati da Dessi o riguardanti la sua opera.
L’iniziativa su Dessì rientra tra le attività culturali promosse dall’ACSIT (che quest’anno festeggia i 35 anni di attività) per consolidare il forte legame esistente tra Firenze e la comunità dei sardi che han-no scelto questa città per viverci. E la scelta di ricordare Giuseppe Dessì non è casuale visto che lo scrittore, fortemente legato alle sue origini sarde, ha sempre avuto strettissimi legami con la Toscana e con Firenze, a partire dalla sua frequentazione dell’Università di Pisa negli anni ’30.
Oggi a Firenze l’opera di Dessì ha solide basi a disposizione per gli studiosi. Il carteggio e l’archivio, conservati presso il Gabinetto Vieusseux (che patrocina l’iniziativa), sono fonte continua per nuove ricerche e pubblicazioni e gli studi su Dessì, portati avanti dalla Prof.ssa Anna Dolfi, sono sfociati in numerose pubblicazioni, curate dalla Firenze University Press, che continuano a mantenere viva l’attenzione su questo “figlio di Sardegna”: un personaggio di primo piano per quanto attiene la cultura italiana nel mondo.