Una festa per ricordare il giorno del “Sa Die De Sa Sardigna”. E’ quella andata in scena nella serata di sabato 26 aprile nella sede ACSIT di Firenze dove i giovani sardi residenti nel capoluogo fiorentino hanno festeggiato la ricorrenza che ricorda i cosiddetti “Vespri Sardi”, cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con il quale i piemontesi e il viceré Balbiano si allontanarono da Cagliari a causa del rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola titolare del Regno di Sardegna.
La serata è iniziata con il saluto del Responsabile Giovani F.A.S.I. della Circoscrizione Centro-Sud Pablo Loi che ha voluto rivolgere ai giovani presenti spiegando “l’importanza di questa ricorrenza per la storia e l’identità del popolo sardo. E’ di fondamentale importanza che le nuove generazioni sarde sappiano esattamente che cosa si festeggia. E’ una festa che abbiamo voluto aprire anche agli amici non sardi dei nostri giovani, che sono venuti così a conoscenza del significato che ha per noi il Sa Die De Sa Sardigna”. Gli fa eco Mattia Lilliu, responsabile della comunicazione ACSIT: “Ogni anno affianchiamo ai classici festeggiamenti del Sa Die De Sa Sardigna quello speciale per i giovani, tutti i giovani, perché, come ha ricordato Pablo Loi, l’ACSIT ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere la cultura sarda nel territorio in cui si trova – in questo caso Firenze – e la presenza di molti giovani non sardi ai festeggiamenti non può far altro che piacere”.
I festeggiamenti ACSIT del “Sa Die De Sa Sardigna”, però, non terminano qua. Venerdì 2 maggio all’Istituto Ernesto De Martino di Sesto Fiorentino (Firenze) il giorno dei “Vespri Sardi” verrà celebrato con un concerto del Coro di Neoneli, a cui seguirà, prima di un rinfresco con tipici prodotti sardi, un dibattito sulla musica popolare sarda dal titolo “Sonos e Cantos de Sa Sardigna”. L’ingresso è gratuito.
Daniele Marseglia
Foto di repertorio