L’Associazione Culturale dei Sardi in Toscana è lieta di annunciare che il film di Salvatore Mereu “Bellas Mariposas” sarà proiettato presso il CINEMA SPAZIO UNO (Via del Sole, 10 FIRENZE – vicino a piazza Santa Maria Novella) a partire da giovedì 30 maggio fino a mercoledì 5 giugno. Nonostante abbia riscosso un enorme successo di critica, il film ha avuto diversi problemi di distribuzione nelle sale cinematografiche. Per questo motivo, la proiezione per una settimana presso il CINEMA SPAZIO UNO rappresenta un’importante occasione per poter ammirare uno dei film sardi più riusciti degli ultimi anni.
Grazie ad un accordo stipulato fra ACSIT e CINEMA SPAZIO UNO tutti i soci FASI/ACSIT potranno ottenere uno sconto sul prezzo del biglietto pagando soltanto la modica cifra di 4,50 euro.
Per usufruire di tale promozione è necessario presentarsi alla cassa muniti di documento di identità e tessera FASI/ACSIT rinnovata per l’anno solare 2013.
Per avere maggiori informazioni sul film CLICCA QUI. Invece se vuoi vedere il trailer del film CLICCA QUI .
Soggetto del film il libro omonimo, oggetto di culto in Sardegna, di Sergio Atzeni. In un’ambientazione pasoliniano-gomorresca si muove un coro cacofonico di personalità dai tratti alterati: un padre erotomane, eroinomani giovanissimi, prostitute poco più che adolescenti, mamme di famiglia consumate dal lavoro. Uno scenario desolante ma vivo e pulsante, che coinvolge con catartica ruvidezza lo sguardo degli astanti. Del resto, il racconto in prima persona della giovane protagonista Cate, la quale ammicca continuamente agli spettatori, rivolgendosi letteralmente a loro come se fossero presenti, è quasi disarmante. L’incipit del film nel bagno distrutto di casa calza bene al duplice aspetto ironico e scabroso della materia trattata. Ambientato nella periferia sarda, il plot è scandito durante la giornata di due ragazzine intenzionate a salvare un amichetto dagli intenti omicidi di un bullo di quartiere. L’intervento surreale della coga, l’indovina che anticipa l’epilogo finale con dovizia di particolari, è ai limiti di tutte le fantasie felliniane. Nella follia, funziona a meraviglia.
La vita di un film come questo oggi in Italia non è facile. È stato riconosciuto di interesse culturale con sostegno dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema. Il film ha vinto il Premio Schermi di Qualità alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2012, cosa che piace agli esercenti ma che tuttavia non ha risolto la questione della sua distribuzione italiana. Quantomeno nella sua concezione classica. “Molte sale che avrebbero potuto programmare il film sono state chiuse negli ultimi anni, purtroppo. D’altra parte”, continua Mereu, “alla fine dell’anno ci sarà il passaggio definitivo al digitale e, al di là dell’elemento romantico della stampa in pellicola, questa rivoluzione amplierà esponenzialmente le chance di visibilità di un’opera come questa“.
La vita carbonara in patria di Bellas Mariposas è stata riscattata all’estero, dal Big Screen Award ricevuto al Rotterdam International Film Festival 2013, grazie al quale gli è stata assicurata distribuzione in Belgio, Olanda e Paesi Bassi. Trattative sono in corso per il Benelux e il Portogallo. Paradossi del mestiere.
FONTE: Federica Polidoro – artribune.com