L’Associazione Culturale Sardi in Toscana è lieta di annunciare che martedì 21 maggio alle ore 21:00, presso l’Auditorium Stensen sito in viale Don Minzoni 25/c, sarà proiettato in anteprima a Firenze il film BELLAS MARIPOSAS di Salvatore Mereu.
Il film, selezionato in concorso alla sezione “Orizzonti” della 69ª Mostra del cinema di Venezia, ha avuto problemi nella distribuzione nelle sale cinematografiche italiane, nonostante abbia riscosso un enorme successo di critica. La proiezione allo Stensen rappresenta, quindi, un’occasione importante per poter apprezzare l’opera di Mereu.
I biglietti per poter accedere alla proiezione hanno un costo pari a 7.50 euro e sono in vendita alla cassa dell’Istituto Stensen a partire dalle 20.30 (fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala). Non è prevista prevendita. SOLTANTO I SOCI FASI/ACSIT potranno usufruire di uno SCONTO e ottenere il biglietto al costo di 5 EURO.
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Il film Bellas Mariposas ha avuto difficili vicissitudini distributive e dopo l’uscita con sei copie in Sardegna, finalmente sarà possibile vederlo anche nel resto d’Italia. Salvatore Mereu è diventato distributore di se stesso e alcuni esercenti coraggiosi, hanno rilanciato la sfida.
Soggetto del film il libro omonimo, oggetto di culto in Sardegna, di Sergio Atzeni. In un’ambientazione pasoliniano-gomorresca si muove un coro cacofonico di personalità dai tratti alterati: un padre erotomane, eroinomani giovanissimi, prostitute poco più che adolescenti, mamme di famiglia consumate dal lavoro. Uno scenario desolante ma vivo e pulsante, che coinvolge con catartica ruvidezza lo sguardo degli astanti. Del resto, il racconto in prima persona della giovane protagonista Cate, la quale ammicca continuamente agli spettatori, rivolgendosi letteralmente a loro come se fossero presenti, è quasi disarmante. L’incipit del film nel bagno distrutto di casa calza bene al duplice aspetto ironico e scabroso della materia trattata. Ambientato nella periferia sarda, il plot è scandito durante la giornata di due ragazzine intenzionate a salvare un amichetto dagli intenti omicidi di un bullo di quartiere.
L’intervento surreale della coga, l’indovina che anticipa l’epilogo finale con dovizia di particolari, è ai limiti di tutte le fantasie felliniane. Nella
follia, funziona a meraviglia.
La vita di un film come questo oggi in Italia non è facile. È stato riconosciuto di interesse culturale con sostegno dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema. Il film ha vinto il Premio Schermi di Qualità alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2012, cosa che piace agli esercenti ma che tuttavia non ha risolto la questione della sua distribuzione italiana. Quantomeno nella sua concezione classica. “Molte sale che avrebbero potuto programmare il film sono state chiuse negli ultimi anni, purtroppo. D’altra parte”, continua Mereu, “alla fine dell’anno ci sarà il passaggio definitivo al digitale e, al di là dell’elemento romantico della stampa in pellicola, questa rivoluzione amplierà esponenzialmente le chance di visibilità di un’opera come questa“.
La vita carbonara in patria di Bellas Mariposas è stata riscattata all’estero, dal Big Screen Award ricevuto al Rotterdam International Film Festival 2013, grazie al quale gli è stata assicurata distribuzione in Belgio, Olanda e Paesi Bassi. Trattative sono in corso per il Benelux e il Portogallo. Paradossi del mestiere.
FONTE: Federica Polidoro – artribune.com